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B.2. sede del perno

La foratura che crea la sede del perno del bocchino viene eseguita con punte diverse (secondo la lunghezza del cannello) ed ha normalmente un diametro di ca. 6/7 mm. Al centro di questo primo foro avviene la foratura di "prolunga" (diametro ca. 3 mm.) che deve "sbucare" in modo coassiale all'asse centrale del fornello (v. A.3.). Allo stesso tempo deve garantire identica assialità col foro del bocchino che, nella stragrande maggioranza dei casi, è preformato e meccanicamente perfetto. Un test molto semplice consiste nell'infilare uno scovolino dal foro del perno alla base del fornello quindi unire delicatamente il bocchino infilandovi, dalla parte del perno, il resto dello scovolino.

Lo scovolino, "riaprendo la pipa", non dovrebbe presentare la minima piegatura centrale; in caso contrario è evidente l'eccentricità.
Nei modelli diritti lo scovolino deve scorrere con facilità senza estrarre il bocchino.

E' importante che la sede del perno non sia più profonda del perno che ospita; in caso contrario l'intercapedine rischia di agire come una vera e propria "camera di condensazione". Il fumo, ospitato nella parte alta di questo spazio "freddo", finirebbe per condensarsi creando umidità (acquerugiola).


A volte la sede del perno è predisposta per l'alloggiamento di un filtro cilindrico (a sale, o altre composizioni "magiche"), che richiede uno spazio in profondità. Se si usa il filtro naturalmente non resta spazio, in caso contrario si ricorre a dei "riduttori" che ripristinano le dimensioni ideali sia della sede del perno che del diametro del foro del bocchino (ca. 3 mm.).



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