A cura della redazione di: 

Tom Spanu
Sassari

 

NOVARTE S.N.C. di Spanu Tommaso
Z.I. Predda Niedda nord str. 28 n. 11
07100 Sassari
tel/fax: 079.260710

«Che colore ha usato per disegnare il legno d'olivo?», faccio io, ingenuo. «Ha fatto tutto la natura», mi risponde lui, indicandomi la sagoma di un nuraghe all'orizzonte segnata dalle venature del legno. Tom Spanu mi guarda e sa di destare ogni volta la stessa curiosità. La sua intenzione è quella di collaborare pazientemente con la natura: questo vale per le pipe realizzate in legno d'olivo e di mirto, ma soprattutto per le forme delle radiche. Alcune le concepisce prima, sulla carta, facendone un progetto e ascoltando le richieste dei clienti, spaziando dalle forme classiche, realizzate però in dimensioni più generose, a forme bizzarre e singolari, nate dalla suggestione del momento. Altre, altrettanto particolari, nascono seguendo pedissequamente i disegni del legno, vero maestro d'arte.
Spanu apre l'armadio a vetri e tira fuori alcuni dei suoi pezzi. Alle spalle, ordinate, giacciono in una vetrina le pipe che ha deciso di non vendere, perché rappresentano la sua memoria di artigiano: pipe in olivastro, in sughero, pipe con volti barbuti, pipe semplici, della sua prima produzione.
L'accogliente villetta alle porte di Sassari ospita la famiglia Spanu da alcuni anni. Laerru, paesino dell'Anglona, non offriva troppe possibilità, e spinto dai figli, dopo 22 anni, Tom ha deciso di trasferirsi nel capoluogo. In Sardegna è tornato nel 1978, dopo quindici anni di lavoro da Armellini: impara il mestiere alla scuola di Rossi e ricorda bene i suoi colleghi, fra i quali Cesare Talamona (lo ricordo già attempato e instancabile allora, dice Tom della quercia del varesino). Torna nell'isola richiamato dalla ricca erica locale: sfortuna (o fortuna) volle che tre segherie chiudessero i battenti nel giro di poco tempo, tanto da costringere il fratello di Tom ad aprirne una apposta per tagliare la radica della Gallura.
Da allora le sue pipe fanno il giro d'Italia (Firenze, Genova, Milano, ma alcuni pezzi della sua prima produzione si trovano anche a Padova) e del mondo (Portogallo, Germania, Stati Uniti fra gli altri), aiutate negli ultimi tempi dal commercio elettronico.
Durante la visita ci spostiamo dall'ufficio al laboratorio: è uno spazio luminoso, dove il figlio Massimiliano attende con cura alle rifiniture. Gli attrezzi e le mole sono disposte lungo il perimetro, ordinati. Ovunque cassette della frutta piene di ogni bendidio pipesco, pipe semilavorate o quasi finite che aspettano la mano esperta di Tom per gli ultimi particolari. In un angolo, tristi, le pipe non riuscite: Tom non ama eccessivamente rusticare. Infatti la sua produzione consiste soprattutto di pipe lisce, siglate dalla lettera F seguita da un numero che cresce con la bellezza del disegno o con la generosità delle dimensioni. Fino alla Millennio. I bocchini sono in metacrilato o in ambra, materiale con cui Tom fa anche gli inserti che abbelliscono il cannello o il fornello.
Tom Spanu osserva le sue pipe con orgoglio. Poi ci mostra le foto che un suo cliente gli manda puntualmente, dopo aver acquistato i suoi pezzi. E' schietto e timido, un po' silenzioso, come i suoi conterranei. E dell'Isola porta nel suo lavoro la magnifica relazione con la natura.

MpcBuletin/gv/ago2002
 


 
 
 

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