A cura della redazione di:
MPCbuletin


anno 2005

MASTRO DE PAJA
Via Liguria, 30 - 61100 Pesaro
Tel. 0721 410822 Fax 0721 410865 numeroverde 800-252771
www.mastrodepaja.it  e-mail: info@mastrodepaja.it

Mastro de Paja, capostipite di quella che ormai viene definita "scuola pesarese", é stata fondata nel 1972 e, fin dagli esordi il sole che ride, che costituisce il simbolo della ditta, ha rappresentato un elemento di assoluta novità nell'ambiente pipario nazionale ed internazionale.
Nuove le forme, nuovo il concetto di pipa.
Dal 1985, e non senza tribulate vicende che ne avevano minato l¹esistenza, l¹azienda è saldamente affidata alla sicura guida di Alberto Montini che, con piglio manageriale, ne ha rinverdito gli antichi splendori, garantendole un incontestabile cammino.
Accanto alle forme tipiche della Mastro de Paja quali il Ciocco, che sono ormai divenute un classico, gli artigiani - affiancati da una nuova squadra di giovani di talento - hanno proseguito nella ricerca di nuove forme ed hanno arricchito il repertorio del marchio.
Mastro, con le sue forme sinuose, equilibrate, con il suo rivisitare le linee curve del fornello, è ormai considerato un "marchio leader" nel mercato nazionale ed internazionale.
Nell'ampia e luminosa sede produttiva, poco distante dal centro storico di Pesaro, convivono armoniosamente "antico" e "nuovo", esperienza e tradizione, managerialità ed artigianalità.
Antichi sono i valori che muovono Mastro e Alberto Montini e la sua squadra, anzi "i miei ragazzi" come lui ama definirla, antico è il senso dell'artigianato in ambito familiare che ha indotto il titolare a promuovere e valorizzare ciascuno dei singoli artigiani (5 in tutto) che contribuiscono alla creazione di una pipa. 
Ogni pipemakers nella Mastro del 2001 ha un nome, un¹identità specifica e, assicura Montini "Non è lontano il momento in cui ognuno di loro sarà identificabile con una linea che porta il suo nome; già la vedo; pipa Vittorio "Toto" Del Vecchio, Mario Pascucci, Fabio Patrignani, Andrea Paolini".
Ciascuno di loro è erede e portatore di un'antica tradizione, si sente parte di un'azienda grintosa e blasonata che lavora sul mercato in più direzioni, tutte rigorosamente collegate al mercato odierno, tutte rigorosamente collegate alla lavorazione del legno pregiato ed alla sua arte.
Nascono così gli umidificatori per i sigari, i delicati lavori in
ebanisteria per gli accessori della pipa, come nasce anche il motto della casa: porte aperte alla Mastro. 
Montini ci tiene a far sapere al fumatore come nasce la pipa che sceglierà, che alla Mastro si lavora in un solo modo senza paura di occhi curiosi quanto indiscreti.
Oggi alla Mastro, i cinque artigiani assicurano una produzione leggermente superiore alle 6000 pipe all¹anno. Pensiamo che una visita dell'azienda valga assolutamente la pena. Si potrà conoscere ed apprezzare, così, l¹antica tradizione marchigiana perpetuata nel lavoro di Toto, scambiare qualche parola con lui e i suoi "ragazzi", si potrà vedere nascere una pipa sotto i propri occhi (anche se, con un po' di presunzione, non sarà facile
ottenere un pipa ad hoc come lo splendido esemplare custodito nella teca del MPC) e, infine, gustare la natura schietta e pugnace del titolare e la sua cortesia. 
Non servirà probabilmente a vendere una pipa in più ma, a merito e plauso di Montini, va annoverata la sua vecchia proposta (purtroppo snobbata da alcuni colleghi) di istituire una commissione di controllo qualità del marchio della pipa italiana.
Nel nostro piccolo, col MPQ, cercheremo di dargli una mano.

   

 
 

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