A cura della redazione di:
MPCbuletin

 
Un marchio sconosciuto?

La redazione del MpcBuletin riceve, con una certa continuità, accorati appelli di lettori che - rinvenendo una vecchia pipa dai cassetti - chiedono di aiutarli a riconoscere, dai marchi punzonati sulla radica, la paternità della manifattura.
Fatta eccezione per marchi più o meno noti (anche se estinti) le possibilità di individuare un marchio sconosciuto sono affidati più alla fortuna che alla conoscenza.
La fortuna è data dall'eventualità che uno dei collaboratori del MpcBuletin, o un amico della MpcMail, abbia nella sua collezione lo stesso marchio  "sconosciuto" e ne conosca le origini.
Forse non tutti sanno che molte manifatture di pipe italiane, da quasi un secolo, hanno prodotto centinaia di migliaia di pezzi per richiedenti terzi (distributori, grossisti e commercianti) soprattutto esteri. Nella maggior parte dei casi questi clienti richiedevano marchi di fantasia, sia per diversificare la distribuzione (mantenendo l'identificazione del produttore) che per personalizzare le offerte dei clienti (a volte anche un singolo negoziante, con buoni numeri di vendita).
La maggior parte di queste richieste erano estemporanee, non legate alla necessità di far "crescere" un marchio - cosa che implicava una garanzia di qualità - ma solo quella di soddisfare il cliente in grado di acquistare un certo numero di pezzi.
Inutile forse dire che, nel 99% dei casi di marchi sconosciuti, la qualità ed il valore di queste pipe non va oltre la caratteristica di essere valide per oneste fumate.
Per rendervi più accettabile la spiegazione pubblichiamo la riproduzione di un centinaio di marchi (scelti fra centinaia di altri marchi "sconosciuti") relativi alla produzione per conto terzi di una sola (una sola!) manifattura storica di pipe nel Varesotto.
Osservateli con attenzione e, con una buona dose di fortuna, forse riconoscerete qualche marchio "sconosciuto" che vi è capitato tra le mani?
Buon divertimento.

Erb/MpcBuletin Nov 2002

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