Blending Tobacco
a cura di Riccardo
Astengo
Dopo la fase di assaggio dei singoli tabacchi, per individuarne
le caratteristiche principali e gli eventuali punti di forza o di
debolezza, ho proceduto ad effettuare alcune prove di miscelazione, per
le quali mi sono basato sui seguenti criteri guida:
1. individuazione dei tabacchi da usare come caratterizzanti;
2. per ciascun caratterizzante, individuazione dei tabacchi
da usare come correttivi, prima tra i non caratterizzanti, poi (e solo
in caso di esiti negativi) tra i caratterizzanti, che ne bilanciassero
i difetti e, contemporaneamente, ne esaltassero il gusto tipico.
Il criterio utilizzato per la valutazione del risultato
è invece il seguente:
? una miscela per essere ritenuta buona deve aver fornito
ripetutamente, con pipe diverse e diverse condizioni ambientali, una sensazione
di pieno appagamento, sia come gusto che deve essere ricco e tipico, sia
come combustione che deve risultare fresca e regolare, migliorando inoltre
nella seconda metà della fumata.
Le prime impressioni generali ricavate in questa fase
sono
le seguenti:
- I tabacchi orientali si sono dimostrati di gran lunga
quelli più versatili, potendosi utilizzare sia come caratterizzanti,
sia come correttivi ed essendo praticamente privi di difetti (da notare
che sono già di per sé una miscela compiuta): in pratica
stanno bene dappertutto e migliorano qualsiasi miscela. Onore al merito
quindi, ma una domanda è doverosa: ma non è che se abusi
un po? troppo per rendere fumabile qualsiasi schifezza? A mio avviso, a
tali tabacchi dovrebbero essere riconosciuti i meriti che indubbiamente
possiedono ed essere quindi elevati ad elementi costituenti.
- I Burley, malgrado le diverse prove, sono stati invece
una delusione. Da elementi caratterizzanti che credevo fossero, si sono
rivelati praticamente immiscelabili. In pratica non sono riuscito a trovare
una combinazione che ne controbilanciasse i difetti, pur senza coprirne
l?aroma che pure è scarsamente definito. Ho attribuito, tuttavia,
la negatività della prova alla forse non elevata qualità
del prodotto impiegato, riservandomi ulteriori prove con tabacchi migliori.
Anche qui sorge però spontanea un?osservazione: non è forse
per questo che i Burley sono sempre pesantemente aromatizzati?.
- Esperienza simile per le Cigar Leaf, anche se di migliore
qualità. In pratica la prova meglio riuscita è stata quella
di fumarlo da solo, in miscela non guadagna, ma po? essere utilizzato come
correttivo. Anche qui con riserva di ulteriori prove, magari sbriciolando
un buon Avana (ad avercelo!).
Avvertenza: il Kentuky utilizzato, mancando tra quelli acquistabili, è stato ricavato da sigari Toscani (Stravecchi, fascia e ripeno), la mia passione.
Tabacchi caratterizzanti
- Red Virginia. Tabacco dal gusto intenso e appagante,
oltre a legare con qualsiasi altro tipo, se ne apprezzano le caratteristiche
specifiche principalmente se unito ad un tocco di Perique (come del resto
noto) che ne arrotonda il gusto e arricchisce l?insieme di note polifoniche.
Altra combinazione degna di nota (per chi apprezza il genere) e quella
ottenuta con l?aggiunta di quantità variabili (a seconda della forza
che si vuol ottenere) di Kentuky derivante dalla fascia di sigari Toscani
(wrapper, piu gommoso, profumato, di lenta combustione e mantiene molto
bene l?umidità) dal gusto tipico dark fired. Il risultato è
decisamente un insieme armonioso e forte, paragonabile ad un buon rosso
d?annata, se mi è consentito il paragone.
- Orientali. Come già detto, ottimo mélange
di tabacchi leggeri e aromatici, dal gusto fresco e ricco di toni e di
buona combustibilità. Possono essere fumati così, allungati
con del Bright Virginia e/o arricchiti con un pizzico di Latakia siriano
(meno invadente dell?altro). Ma il non plus ultra è il matrimonio
con il Kentuky (filler stavolta, più secco e aromatico). La combinazione
tra i due è a dir poco felice. L?uno riequilibra l?altro, fondendo
le loro caratteristiche quasi opposte, ma per niente incopatibili, il risultato
è un gusto che ricorda le sigarette di una volta, scure, ma aromatiche.
Da non perdere.
- Kentuky. Credo a questo punto di aver già detto
quasi tutto anche per questo tipo, ma devo riferire ancora su quello che
da tempo oramai è la mia passione ? una buona miscela inglese (chi
non le predilige?), ma con un tocco decisamente personale: Kentuky (sempre
filler), Latakia cipriota (adesso sì!), un pizzico di Orientali
e/o Virginia a piacere (io ne faccio a meno) e? buon dopo cena!
- Latakia. Chi ama questo tabacco ne abusa. Ecco perché
lo inserisco anche tra i caratterizzanti. Le English Mixtures si distinguono
soprattutto per la presenza dominante (almeno nel gusto) di questo splendore.
A parte la ricetta di prima, mischiatelo pure con quello che vi pare e
usatelo in abbondanza. Già chiarita la differenza tra i due
tipi: come correttivo è meglio usare il siriano (dal gusto più
schietto), come caratterizzante si abbondi con il cipriota (più
cremoso e morbido, ma anche un po? più stucchevole).
Tabacchi complementari
- Bright Virginia. Senza infamia né lode. Privo
di un suo gusto specifico, ma anche di particolari difetti, è adatto
soprattutto a diluire sapori troppo forti e a migliorare la combustione
(o ad abbassare il costo di tabacchi più pregiati?). Trova posto
praticamente solo nelle miscele realizzate per tentare di fumare l?infumabile
(sic).
- Orientali. Qui mia pare di averne detto già
ogni bene possibile. Come tabacco complementare serve soprattutto ad omogeneizzare
tabacchi dal gusto molto diverso.
- Perique. Ha dato ottimi risultati solo unito al Red
Virginia. Non è così forte come si favoleggia, ma è
certamente ricco, interessante e soprattutto non coprente. In altre miscele
è sprecato.
- Latakia. Al di là di quanto già
detto, può aromatizzare qualunque miscela un po? debole.
- Kentuky. Stesso discorso valga qui. In dosi anche minime,
fornisce corpo a qualsiasi miscela.
Altri Tabacchi (non diversamente definibili)
- Burley. Che dire? Da solo è appena sopportabile,
in miscela non migliora e, in compenso, peggiora gli altri tabacchi. Per
salvare il salvabile, è risultata fumabile una miscela di Burley
Rough Cut, Virginia Bright Flake e Virginia Black Stoved. Un gran casino,
dunque! Altro tentativo: Burley Cube Cut, Virginia Bright Ribbon, Syrian
Latakia, Perique (tipo Revelation, insomma).
- Cigar Leaf o Tropicali. Come dicevo, non ho trovato
una buona miscela, ma di per sé il tabacco sarebbe ottimo. Per un
uso non troppo scontato (come aggiungerlo in una E.Mixture o con del Red
Virginia) pensavo ad un tabacco dolce tipo Cavendish, ma quello a disposizione
non si è rilevato all?altezza (avevo provato in passato a miscleare
sigari tipo avana sbriciolati con dell?Amphora full, con ottimi risultati).
E? risultato refrattario a qualsiasi altra miscelazione.
- Black Cavendish. Senza infamia né lode anche
qui. Unico risultato buono è stato: Black Cavendish (dolce), Burley
Cavendish (amaro), Turkish Mild Cavendish (scelta sicura). Più un
pasticcio linguistico che altro, ma, almeno, gradevole.
- Virginia Black Stoved. Il tabacco è interessante
(e del resto lo conosciamo). Ma manca di tipicità per essere un
caratterizzante ed è di combustione troppo difficile per essere
un complementare. Che fare? Infilare con tutti gli altri residui del barattolo
grande, chissà che non ne venga fuori qualcosa di buono!
- Bright Flake. Il tabacco più misterioso della
serie. Per me è una miscela di Virginia e Burley non meglio idendificati:
giù, nel barattolone anche tu!
Miscele meritevoli di citazione
1. Virginia n°1 - Red Virginia, Perique (1/4)
2. Virginia n°2 - Red Virginia, Kentuky (wrapper)
(1/4)
3. Oriental n°1 - Turkish Blended, Virginia Bright
Flake, Syrian Latakia (1/4)
4. Kentuky n°1 - Kentuky (filler), Turkish
Blended Ribbon (1/2)
5. Kentuky n°2 - Kentuky (filler), Turkish
Blended Ribbon, Cyprian Latakia (1/3)
6. Cavendish n°1 - Black Cavendish, Burley Cavendish,
Turkish Mild Cavendish (1/3)