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Tessera Mpc 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Da
tempo Mpc voleva
dedicare la tessera annuale ad un personaggio del mondo Disney, ma
l'impresa appariva proibitiva perché, fatta eccezione per
qualche parodia che coinvolgeva rivisitazioni di Sherlock Holmes,
nessuno dei protagonisti più amati fumava la pipa.
Oltre ai fumetti le uniche
nuvole di fumo che aleggiavano erano quelle
del sigaro di Pietro Gambadilegno (Pete, o Peg Leg Pete) o di quello
del fido aiutante del commissario Basettoni, Manetta (Detective Casey).
Ad esser sinceri un
personaggio Disney fumatore di pipa aveva avuto
l'onore della copertina, ma ben pochi ricordano Moby Duck, creato nel
1967 da Vic Lockman, anche perché In Italia il personaggio
ebbe
scarso successo e non più pubblicato dopo da metà
anni
Settanta. Anche Nonno Bassotto (Grandpa Beagle), creato nel
1957
dal leggendario Carl Barks come tutta la Banda Bassotti (The Beagle
Boys, 1951) ha sempre la pipa tra i denti, ma – diciamolo
–
è sempre stato un attore non protagonista. Tra l'altro,
prima
blandamente poi tassativamente nei primi anni Ottanta, la policy, le
linee guida della Disney bandirono il fumo, le armi e l'alcol dalle
loro storie a fumetti e nei cartoni animati.
Per quanto proibitiva,
però, la nostra ricerca non si
è
esaurita e abbiamo dato fondo a tutti gli strumenti possibili; ormai
era una sfida personale. Dopo aver visionato migliaia di storie a
fumetti, e grazie alla preziosa consulenza di un collezionista, solo
quest'anno i nostri sforzi sono stati premiati.
Non solo abbiamo trovato
un personaggio Disney che fuma la pipa, ma
"il" personaggio: Paperino (Donald Duck). Infatti c'è una
sola
storia, tra le migliaia che lo vedono protagonista, in cui il nostro
eroe fuma la pipa, ed è una storia made in Italy
sceneggiata da Rodolfo Cimino e disegnata da Luciano Gatto: "Paperino e
il 'disco' della fortuna", pubblicata nel numero 999 di Topolino del 19
gennaio 1975.
Nell'occasione Paperino,
supportato da Qui, Quo e Qua (Huey, Dewey e
Louie) non solo fuma la pipa, ma riesce nell'impresa incredibile di
raggiungere il punto più freddo del globo, dove gela persino
il
fumo della pipa. Ed è proprio quell'immagine, quando il fumo
si
cristallizza in un onomatopeico "grind!", che abbiamo scelto (con
l'autorizzazione dell'autore) per la tessera Mpc 2019, che non poteva
che essere a fumetti..
Combinazione fortunata ha
voluto che, proprio quest'anno, Paperino
compisse 85 anni. Risale al 9 giugno 1935, infatti, il suo debutto nel
cortometraggio "The Wise Little Hen" (La gallinella saggia), mentre il
primo incontro con Topolino in "Orphan's Benefit" usciva nelle sale
l'11 agosto dello stesso anno. Ovviamente la paternità di
Donald
Duck è attribuita a Walt Disney, anche se il papero, come
tutti
gli animali che appaiono nel primo corto, è frutto della
fantasia dello staff della produzione Disney, mentre il primo a
disegnarlo a fumetti fu sicuramente Charles Alfred Taliaferro, detto
Al, in una tavola uscita il 16 settembre 1934. Ma sarà il
maestro Carl Barks a rendere immortale il mondo di Paperopoli
(Duckburg), dando origine nel 1947 a Zio Paperone (Scrooge McDuck) e ad
innumerevoli altri personaggi. Un merito che gli verrà
riconosciuto solo nell'agosto del 1968, in Italia: il 170esimo Oscar
Mondadori fu infatti la prima pubblicazione al mondo ad accreditarlo
ufficialmente come autore di storie disneyane. I tanti e bravi autori
italiani dovranno invece aspettare ancora diversi anni per vedersi
riconosciuta la "firma".
Uno di questi, Giorgio
Cavazzano, sicuramente il più
riconoscibile ad apprezzato dei disegnatori Disney in
attività,
ha almeno avuto la soddisfazione di firmare gli otto francobolli che
Poste italiane ha emesso lo scorso 30 ottobre per celebrare gli 85 anni
di Paperino. In nessuno di questi, ovviamente, appare l'ottuagenario
papero che fuma la pipa, ma a colmare questa lacuna ha provveduto la
tessera Mpc 2019. Quack!
Il consiglio è di prenotare al più presto la Pipa Mpc dell’anno - ovviamente abbinata al tesseramento 2019 – scrivendo direttamente a mpcbuletin Forse ve l’abbiamo già detto, ma essere soci Mpc conviene. |
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